Quarta puntata della nostra rubrica “La giornata tipica del pallanuotista Sis”, ideata per raccontare con un pizzico di ironia il mondo della pallanuoto e, in particolare, le abitudini e le vicende che ruotano attorno alle nostre atlete. L’articolo di oggi, eccezionalmente pubblicato di venerdì, è dedicato a Marika Gargano che, dal 30 luglio al 2 agosto, sarà impegnata insieme alle sue compagne nelle finali nazionali under 19. Come si starà preparando la nostra Marika in vista delle prossime gare?
Ore 07.00: una nuvola di polvere avvolge la stanza, portando con sé microbi, germi e ogni genere di agente patogeno. La situazione inizia a degenerare e l’intera casa viene lentamente, ma inesorabilmente ricoperta da una fitta coltre di sporcizia. Marika, in preda al panico, spalanca la porta del ripostiglio per prendere la sua aspirapolvere e aprire le ostilità, ma lo spettacolo che le si presenta davanti agli occhi è degno del più classico dei film horror. L’aspirapolvere è caduta in mano al nemico. Caos e disordine hanno avuto la meglio: nessuna speranza, nessuna possibilità di vincere, nessuna prospettiva futura. Il pianeta Terra è ormai in pericolo. La nostra Marika si sveglia, apre gli occhi e capisce che era solo un brutto sogno. Spaventata e inorridita, decide di mettersi comunque al lavoro per evitare che una simile situazione possa presentarsi in futuro e minacciare l’umanità: iniziano le pulizie, forza Marika contiamo tutti su di te!!!
Ore 8.00: suona il campanello, è arrivata la donna delle pulizie. La fortunata signora passerà l’intera giornata distesa sul divano. Pennichella, serie tv e popcorn: ci pensa Marika a fare il resto.
Ore 9.30: suona nuovamente il campanello. Questa volta è un venditore porta a porta, desideroso di far provare alla nostra atleta una aspirapolvere all’avanguardia. Dopo aver fatto il test degli acari sul tappeto, gli rimane una sola cosa da fare: andarsene e rimettersi sul mercato del lavoro.
Ore 10.30: inizia la seduta di allenamento mattutina. Prima di cominciare, una compagna di squadra, scura in volto, sembra aver bisogno di un po’ di conforto. Ci pensa Marika che, per ogni evenienza, ha portato da casa il suo kit di emergenza. Fazzolettini, una culla con cui dondolare la piccola, un biberon per nutrirla, dei pupazzi per improvvisare uno spettacolo e farle ritornare il sorriso, una mitragliatrice e un set di armi automatiche per “spaventare” chiunque le abbia fatto del male. Livello di istinto materno: mamma chioccia. Livello di istinto omicida: Xena, la principessa guerriera.
Ore 11.30: partitella “in famiglia” per prepararsi al meglio in vista delle finali nazionali. Più rocciosa dell’Himalaya, più protettiva della Grande Muraglia Cinese, più solida del muro di Mila Azuki, più determinata di una leonessa che insegue la sua preda, invalicabile come una macchina in doppia fila che blocca il passaggio. Con Marika in difesa, il portiere è gentilmente pregato di raggiungere la donna delle pulizie sul divano di casa, grazie.
Ore 12.30: è ora di aspettare l’autobus per tornare a casa. Intanto gli anni passano, i pianeti si allineano, le calotte polari si sciolgono, le mezze stagioni scompaiono, il buco dell’ozono si espande, la linea c della metropolitana di Roma viene completata, Gargamella cattura tutti i puffi, l’antico vaso della pubblicità dell’amaro Montenegro viene portato finalmente in salvo e i segreti dell’universo vengono svelati. Dopo aver visto un paio di balle di fieno passare accanto alla fermata del bus, Marika decide che è arrivato il momento di andare a piedi.
Ore 15.00: dopo pranzo un pò di meritato relax con il ragazzo. Alla tv trasmettono un grande classico Disney, “Cenerentola”. Il cartone animato parla di una ragazza costretta dalla propria matrigna e dalle sorellastre a lavare e ad occuparsi delle faccende domestiche. Un ballo cambierà la sua vita, le farà incontrare il principe azzurro e condurrà la storia fino al suo lieto fine. Le domande iniziano ad affollarsi nella mente della nostra atleta: “Perchè Cenerentola decide di scappare dal castello?”, “Perchè non sfrutta l’occasione fornitale dalle sue sorellastre?”, “Dove sarebbe il lieto fine?”, “Perchè rifiuta di rendere la casa più pulita per un semplice ballo?”, “Perchè tutte le fortune devono capitare a chi non è capace di sfruttarle?”. Le premesse per una denuncia e un sit in di protesta davanti agli uffici della Disney, in effetti, ci sono tutte.
Ore 16.30: Marika trova vicino casa un uccellino con un’ala ferita. Allora lo prende in custodia, gli dà da mangiare, lo accudisce, gli canta la ninna nanna, gli costruisce una gabbietta, lo porta a fare un pò di shopping per risollevargli il morale e lo riempe di coccole. Il canarino con una sola ala decide che è arrivato il momento di scappare. Il livello dell’istinto materno di Marika si alza, come l’istinto omicida…dell’uccellino!
Ore 17.30: seconda seduta di allenamento. Gli Avengers, i Fantastici 4, Hercules e Lebron James scendono in vasca per provare a superare il muro difensivo della nostra atleta. Missione fallita.
Ore 19.00: si ritorna a casa, ma gli acari sono tornati alla carica. Marika, senza colpo ferire, li minaccia così: “Io non so chi siete, non so cosa volete. Se cercate un riscatto, sappiate che possiedo delle capacitá molto particolari che fanno di me un incubo per gente come voi. Se ve ne andate, non verrò a cercarvi, non vi darò la caccia. Ma se non lo farete, io vi cercherò, vi troverò e vi ucciderò”. Il capo dei microbi chiama la ritirata e la casa torna pulita come per incanto.
Ore 20.30: un’altra lunga e faticosa giornata è ormai alle spalle, cerchiamo di dormire. Un quesito di fondamentale importanza, però, disturba il sonno della nostra atleta: “Ma avranno pulito e disinfettato a dovere la piscina di Fiuggi?”.