Domitilla Picozzi è pronta a vestirsi d’azzurro e ad affrontare con il Setterosa i Mondiali di Budapest, in programma dal 16 al 28 luglio in Ungheria. L’attaccante classe ’98 fa parte, infatti, della spedizione guidata da Fabio Conti che affronta, all’interno del proprio girone eliminatorio, Canada Brasile e Cina. La pallanuotista si è guadagnata la convocazione disputando con la Sis Roma un’ottima stagione, vissuta da assoluta protagonista e conclusasi con il quinto posto finale. Un’annata al di sopra delle aspettative arrivata subito dopo il ritorno in A1, che ha consacrato definitivamente la nostra atleta come uno dei profili più interessanti presenti sul panorama della pallanuoto femminile italiana.
ALLORA DOMITILLA, QUALI SONO ASPETTATIVE E SENSAZIONI IN VISTA DEI PROSSIMI MONDIALI?
“Non vedo l’ora che inizi questa nuova avventura. Sono molto emozionata, ma allo stesso tempo concentrata e con tanta voglia di aiutare la mia Nazionale. Secondo me ci siamo allenate e preparate duramente per arrivare al meglio a questo appuntamento. Possiamo toglierci grandi soddisfazioni e divertirci, tutto dipende da noi”.
COSA RAPPRESENTA PER TE LA NAZIONALE?
“Rappresenta un sogno ad occhi aperti. Sin da quando ero piccola ho lavorato per indossare un giorno l’azzurro. I Mondiali sono per me un’occasione importante per migliorare e continuare sulla strada intrapresa. Abbiamo affrontato tanti allenamenti nel corso di questa estate e abbiamo imparato tanto sotto il profilo tecnico. Stare in Nazionale ti aiuta a vedere la pallanuoto da un altro punto di vista e ti fornisce continui spunti di riflessione su cui lavorare”.
QUANTO E’ STATA IMPORTANTE LA FIGURA DI PIERLUIGI FORMICONI PER LA TUA CRESCITA?
“Pierluigi, dall’alto della sua esperienza, ha stravolto la mia percezione di questo sport. Nel mio ruolo è importante avere una buona visione di gioco e lui mi ha aiutato a migliorare tanto sotto questo aspetto. E’ un maestro dal quale apprendere sempre per diventare un’atleta migliore”.
TI HA DATO QUALCHE CONSIGLIO IN VISTA DEI MONDIALI DI BUDAPEST?
“E’ un uomo di poche parole, anche se sempre efficaci. Prima di partire mi ha detto di divertirmi e di non guardare in faccia nessuno. Le sue parole mi hanno dato una grande iniezione di fiducia in vista dell’inizio della competizione”.
QUAL E’ SECONDO TE L’AVVERSARIO PIU’ TEMIBILE DEL GIRONE?
“Probabilmente la squadra cui prestare maggiore attenzione è il Canada. Sono una compagine che fa della fisicità e della preparazione tattica i propri punti di forza. E’, inoltre, la partita d’esordio che si disputa di mattina presto e questi sono altri aspetti da considerare. Non è una gara semplice, ma noi siamo preparate ad affrontare chiunque. Abbiamo visto tanti video e analizzato il modo di giocare delle nostre avversarie, siamo pronte!”
QUALI SONO I TUOI OBIETTIVI PER LA PROSSIMA STAGIONE?
“Per ora sono concentrata solo e soltanto sulla Nazionale e, poi, a settembre, ci saranno i Mondiali con le giovanili. Solo alla fine comincerò a pensare a quello che viene dopo. Per quanto riguarda la Sis Roma, la società ha fatto un ottimo mercato e ha reso la squadra ancora più competitiva con i nuovi innesti. Sono curiosa e fiduciosa di vedere dove potremmo arrivare il prossimo anno, ma sono sicura che potremmo toglierci grandi soddisfazioni”.
COME GIUDICHI LA PASSATA ANNATA?
“Se dovessi trovare un aggettivo, direi assolutamente inaspettata. Eravamo consapevoli di essere un bel gruppo e ci siamo trovate da subito molto bene, però da neopromossa non avrei mai creduto che saremmo arrivati alle final six di Rapallo. Abbiamo disputato un campionato al di sopra delle aspettative”.
SOTTO QUALE ASPETTO PUOI ANCORA MIGLIORARE?
“Devo migliorare sotto qualsiasi aspetto, a livello fisico, mentale e tecnico. Come ho sempre detto questo è un punto di partenza. Si nota la differenza, ad esempio, quando si passa dal giocare il campionato italiano a disputare una gara con la Nazionale: alcuni aspetti che sembrano scontati a livello nazionale, non lo sono a livello internazionale. Penso di aver fatto qualche passo in avanti in questi due mesi di collegiale, ma siamo ancora all’inizio”.
UN PRONOSTICO SUI MONDIALI DI BUDAPEST?
“Siamo troppo scaramantiche, non mi voglio pronunciare. Pensiamo ad una partita alla volta e proviamo ad arrivare fino in fondo”.