Seconda puntata della nostra rubrica “La giornata tipica del pallanuotista Sis”, ideata per raccontare con un pizzico di ironia il mondo della pallanuoto e, in particolare, le abitudini e le vicende che ruotano attorno alle nostre atlete. L’articolo di oggi è dedicato a Chiara Abrizi che, giovedì 13 e venerdì 14 luglio, sarà impegnata insieme alle sue compagne nelle semifinali nazionali under 19. Come si starà preparando la nostra Chiara in vista delle prossime gare?
Ore 8.00: ogni giorno a Roma una Chiara Abrizi si sveglia e sa che dovrà correre più dei professori per scappare dall’esame di maturità. Ogni giorno i professori sanno che dovranno correre più veloce di Chiara per fermare la sua fuga. In definitiva, non importa che tu sia una Chiara in fuga o un professore pronto ad inseguirla, l’importante è cominciare a correre.
Ore 9.00: è arrivato il momento della colazione. Pronti latte e biscotti sul tavolo della cucina. Chiara prova il colpo: palombella dalla distanza per centrare la tazza di latte, ma il biscotto finisce dritto fuori dalla finestra. Il pubblico non gradisce.
Ore 10.00: giusto concentrarsi sulla pallanuoto, le semifinali sono vicine. Visto che la palombella non ha funzionato, qualche bracciata di riscaldamento nella vasca…da bagno. Paperella in posizione, che la sfida abbia inizio.
Ore 10.30: trucco, parrucco e immancabile selfie per iniziare al meglio la giornata. Rigorosamente con le labbra a canotto. Ad Alba Parietti piace questo elemento.
Ore 11.00: è il momento di preparare il campo di battaglia per i prossimi giorni. Cartucciera professionale nuova di zecca, vocabolario contraffatto, suola delle scarpe somigliante all’oracolo di Delfi, doppio cellulare, etichetta adesiva della bottiglietta d’acqua pronta a svelare i segreti dell’universo e un cero acceso per sperare nell’aiuto divino. Livello raggiunto: MacGyver. Possibilità di essere beccate: elevate.
Ore 11.30: allenamento agli ordini di Enrico Alonzi e Steven Luotto. Chiara prova a mettere in pratica i preziosi consigli della paperella e con tutta la sua forza prova il tiro dalla distanza: il bicipite si gonfia, i dorsali si contraggono, l’espressione denota il momento di massimo sforzo. Il portiere, intanto, ha il tempo di andare negli spogliatoi, cambiarsi, tuffarsi in piscina e ritrovarsi il pallone tra le braccia. E l’Incredibile Hulk muto.
Ore 13.30: fine degli allenamenti. Aspettando l’autobus, Giacomo Leopardi si avvicina per chiederle dove prendere il treno diretto a Recanati. La risposta di Chiara non si fa attendere: “Oltre la siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Houston abbiamo un problema, soglia limite di stress ufficialmente superata.
Ore 14.30: dopo pranzo giusto riposarsi una mezz’oretta per recuperare forze fisiche e mentali. Chiara, però, cadere in letargo come l’orso Yoghi dopo una scorpacciata di cestini da picnic dei campeggiatori e mezza tonnellata di miele mi sembra eccessivo.
Ore 16.00: i genitori entrano nella camera da letto per controllare le pulsazioni della figlia. Non pervenuta.
Ore 17.00: il risveglio della guerriera. Altro selfie per testimoniare il lieto evento, l’espressione ricorda vagamente la leggendaria Magnum di Zoolander capace di bloccare una stella ninja in volo solo con la potenza di uno sguardo e con la consueta duckface. “Bello, bello in modo assurdo” (cit. Ben Stiller).
Ore 18.00: seconda seduta di allenamento. Questa volta il tiro della nostra atleta supera i cancelli dello “Romanina Sporting Center”, colpendo in testa un povero passante. Quando si dice il senso della misura.
Ore 20.00: si ritorna a casa. Prima di cena, Chiara improvvisa una simulazione d’esame per testare la sua preparazione in vista degli orali dell’esame di maturità. Risultato finale: 10-0 per Pirandello e compagni. Vittoria schiacciante ed esito della gara mai in discussione.
Ore 22.00: dopo le fatiche di giornata, si esce con gli amici. E’ ora di divertirsi.
Ore 22.15: meglio non fare tardi. Suona l’ultima campanella sulle note di Antonello Venditti, gli esami e le semifinali ci attendono!!!